Stefano Benni

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Sofia Limerick
00mercoledì 7 marzo 2007 18:57
Come anticipato su un altro topic, eccomi qui a scrivere di un altro grande autore... almeno secondo me. E so di non essere l'unica... (ciao Dibbler! [SM=g27988])

A chi non lo conosce ancora, e volesse avventurarsi nella scoperta, consiglio alcuni titoli:

- "Il bar sotto il mare": è il primo che ho letto [SM=g27998] e mi ha conquistata. In uno strano bar sotto al mare (appunto), strani personaggi si narrano storie ancora più strane e molto diverse tra loro. Ah, quando dico che i personaggi sono strani, credetemi: c'è persino un cane. E una sirena. La diversità delle storie è data anche dallo stile della narrazione, oltre che dal genere: si passa dalle storie umoristiche (praticamente tutte, ma io adoro in particolare le tre narrate dagli abitanti di Sonpazzo...) al racconto un po' gotico stile Poe, al racconto che ha per protagonisti i "soliti" innamorati... Ma nei libri di Benni non c'è niente che si possa dire davvero "solito"...

- "Elianto": una sola storia, mille personaggi. Il giovane Elianto è malato e i suoi amici si lanciano alla ricerca della cura per lui e della soluzione per una ltro, grosso problema... Tra diavoli, medici corrotti e medici onesti, giovani coraggiosi e abitanti di mondi incantati... c'è di tutto e di più, anche una versione "benniana" della Morte, che è completamente diversa dalla Morte del Disco e compare brevissimamente, ma...

-"La Compagnia dei Celestini": splendido [SM=g28002] [SM=g28002] . Un Gruppo di orfani deve partecipare all'ambitissimo e segretissimo torneo di calcio da strada, ma ci sono molti cattivi che si mettono sulle loro tracce. Forse la misteriosa ragazzina che hanno incontrato li potrà aiutare? E loro riusciranno a battere le altre squadre, provenienti da tutto il mondo? Che dire? Leggetelo. Punto.

-"Bar sport" e "Bar Sport Duemila": altre due raccolte di racconti, più o meno legati alla vita del classico bar... e alla sua fauna tipica... Come per "Il bar sotto al mare", ogni racconto è diverso dall'altro, e per questo se ne possono preferire certi rispetto ad altri, ma vale la pena correre il rischio di fare l'acquisto...

Direi che per adesso può bastare. Chi volesse discutere di altri libri di Benni, oltre a questi, è il benvenuto. Dico fin da adesso che non ho letto gli ultimi, come "Achille Pieveloce" o "Margherita Dolcevita". Mea culpa, ma sapete com'è: i libri si accumulano e anche se non è poi così difficile leggerne cinque "contemporaneamente", la faccenda si complica quando i libri diventano molti di più... [SM=g28000] [SM=g28000]
|Bastet|
00mercoledì 7 marzo 2007 20:30
Ho cominciato a leggere Benni da poco, per il mio compleanno mi sono fatta regalare Terra! e Baol. Mi sono piaciuti un sacco tutti e due, Terra! l'ho addirittura adorato, è diventato subito uno dei miei libri preferiti, secondo me è un libro davvero fantastico, è originale, divertente, coinvolgente, e propone punti di riflessione.
Adesso non vedo l'ora di leggerne degli altri perchè mi pare proprio un grande scrittore... [SM=g27985] Prenderò spunto dai tuoi consigli!
Dibbler
00mercoledì 7 marzo 2007 20:37
Eh no, decisamente non sei la sola! Almeno, ci sono qui anche io, amante (no, non nel senso di "amante"...mettiamo ammiratore,va') di Benni, andato avanti nella lettura dall'ultimo post che ho scritto su di lui.
Ho iniziato e quasi finito la compagnia dei Celestini, che fortunatamente conferma quanto già detto su Benni, ovvero che ha avuto una fortissima maturazione letteraria libro dopo libro, iniziando con romanzi non eccellenti a mio avviso, ma migliorando sempre di più.
Io di suo ho letto Elianto (splendido, semplicemente), Baol-una tranquilla notte di regime (Bello, interessante, con qualche spunto davvero notevole), Terra! e Comici spaventati Guerrieri (entrambi poco piacevoli, non mi hanno affatto entusiasmato).

Spendo una parola a favore del bar sotto il mare, che non ho letto, ma visto a teatro meno di una settimana fa. Il testo pare splendido, anche se non posso sapere fino a che punto è stato rimaneggiato da Fabio de Luigi, ad esempio la storia di cappuccetto nero c'era? Poi un topolino si chiamava Calderoli (ed ho molto apprezzato la cosa!),credo che non facesse parte del racconto di Benni...
In ogni caso, spesso la mano sapiente di Benni appariva evidente anche nella non impeccabile recitazione di De Luigi, nobilitando di molto lo spettacolo e portandolo ad un livello superiore.

UUUUU, quanto mi dilungo! Io non avrei voglia di leggere tutta questa roba!^_^

Nei "da leggere" troviamo ancora Saltatempo, Achille Piè Veloce e ...oddio, qual'era il terzo? Dannato Alzheimer....
Ah si, Spiriti!
Ho concluso il da dirsi? Bu, facciamo di si!
Sofia Limerick
00venerdì 9 marzo 2007 20:17
Cappuccetto Nero è in un racconto in un altro libro... Il topo Calderoli mi è nuovo, dev'essere un aggiornamento fatto da Benni o un'aggiunta di De Luigi....
Angelo Acrobata
00lunedì 26 marzo 2007 00:41
A me Benni piace molto e ho letto praticamente tutto ciò che ha scritto, compresi gli ultimi, Saltatempo, Achille Pièveloce e Margherita Dolcevita... che sono molto, molto più amari dei primi, spensierati libri. L'attualità e la cronaca sembrano pervadere le sue opere come un virus, come fumo nero e asfissiante. Poveretto. E poveretti anche noi...
sybil ramkin
00venerdì 20 aprile 2007 18:50
io di benni ho letto solo saltatempo.
un buon libro si fa leggere senza problemi ma non mi ha entusiasmato più di tanto,magari ci riprovo con qualcuno di quelli elencati da voi qui sopra
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