Wodehouse

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Sofia Limerick
00mercoledì 7 marzo 2007 19:26
Col forte sospetto di avere un'affinità letteraria elettiva con Dibbler, mi accingo a parlarvi di P.G. Wodehouse(1881-1975).
Ha scritto un sacco, quasi cento libri tra romanzi e raccolte di racconti.
Libri che si possono dividere (non tutti) in quattro saghe: quella di Blandings, quella di Jeeves, quella di Psmith e quella di Mulliner.
Dunque, io ho 55 dei suoi libri e ho sudato parecchio per averli... mentre adesso la Polillo sta piano piano ripubblicando la saga di Jeeves (è per questo che sono ottimista riguardo alle edizioni italiane di TP).

Avendone letti così tanti, posso mettervi sull'avviso: non tutti i libri sono divertenti allo stesso modo. Alcuni, specie i primi romanzi e certi racconti sono deludenti, specie per chi ha iniziato con il Wodehouse più "maturo" e ormai ferrato nel suo mestiere.
Soprattutto certi racconti sembrano scritti giusto per ricevere il companso dall'editore. Delle marchette, insomma.

Un titolo che mi sento di consigliarvi e "Zio Fred in primavera", della saga di Blendings: non è necessario aver letto i romanzi precedenti per capirne la trama, che del resto vede riuniti alcuni tra i migliori personaggi creati dall'autore tra i quali spiccano Lord Emsworth, nobile inglese (siamo in epoca edoardiana) il cui unico amore è la sua scrofa da competizione, l'Imperatrice di Blandings... e ovviamente il fratello Galahad, che nonostante l'età resta un incorreggibile amante del divertimento e delle feste e che, nonostante tutto, risolve sempre i guai degli altri. Oltre che hai suoi.

Non mi resta che augurare buona lettura a chiunque voglia seguire il mio consiglio e attendere i vostri commenti....
Dibbler
00mercoledì 7 marzo 2007 20:47
Sono ancora a digiuno di questo autore, di cui ho letto poche frasi sul - purtroppo - postumo "Salmone del Dubbio" di Douglas Adams, in cui alcune delle cose che lui ha scritto, e che son state ritrovate sul suo computer (fortunatamente, ma mette un po' tristezza leggere queste sue lettere dopo la morte), riguardavano proprio questo autore. Douglas Adams lo riteneva un genio, un maestro, il divino della parola...come potevo non interessarmene? Ecco perchè giace sul mio comodino, a poche pagine dall'essere iniziato.
Ho comprato Perfetto, Jeeves - a caso, lo ammetto. Ho letto che la saga Jeeves dovrebbe essere la migliore, e Wikipedia riportava come inzio della saga proprio tale libro...
Ti prego, Sofia, dimmi che ho fatto bene. Che non ho sbagliato di tanto.

Temo fortemente che questo autore mi prenderà tantissimo (anche contando il numero di libri che ha la mia "sorellina intellettuale"^_^, con cui condivido parecchi gusti letterari pare), e quando un autore mi prende seriamente mi procuro tutto quello che esiste sul mercato...ma non sarà affatto facile!!
Va beh, ho i prossimi anni occupati, insomma^_^
Sofia Limerick
00giovedì 8 marzo 2007 13:33
Non temere, Dibbler! Credo tu abbia scelto proprio bene... buona lettura, dunque!

Wodehouse sa essere molto divertente, davvero, ma mi ha deluso scoprire alcune cose sul suo conto... Forse è stupido, ma quando un autore mi piace molto, me lo immagino sempre (e anche ingenuamente) come una brava persona. Non un santo, ma una persona normale...
Non so, a voi farebbe piacere scoprire, e faccio solo un esempio, che TP in realtà e razzista?
Questo non comprometterebbe le sue capacità di scrittore, no? Eppure a me darebbe fastidio...

Per la cronaca, Wodehouse era finito in un campo di concentramento in Germania, durante la Seconda Guerra Mondiale. Va detto che non si trattava di un campo di concentramento "tradizionale": era più che altro un campo dove lui ed altri civili inglesi erano tenuti sotto stretto controllo da soldati tedeschi. Finita la guerra è stato liberato e, udite udite, ha accettato di partecipare ad un programma radiofonico tedesco nel quale ha commentato positivamente l'esperienza: a parte il non poter uscire ed essere controllati a vista, per il resto lui e gli altri inglesi potevano fare quello che volevano, anche giocare a calcio, non dovevano lavorare ecc...
Ora, credo che questo sia molto offensivo verso i milioni di persone che sono morte in ben altri "campi" tedeschi. Se avessi vissuto un'esperienza simile a quella di Wodehouse, penso proprio che non avrei accettato qualsiasi offerta fattami da un Paese che era in guerra col mio e che soprattutto ha mandato a morte degli innocenti negandogli persino la dignità di esseri umani. Al massimo, avrei commentato: "Sì, a me è andata di lusso, sono stato fortunato in un modo incredibile, un forno crematorio non l'ho visto neanche da lontano, ma solo perchè i tedeschi mi hanno lasciato giocare a calcio non vuol dire che non mi fanno schifo per quello che sono riusciti a fare. Se dicessi una cosa del genere, offenderei anche i miei connazionali che hanno perduto la vita per combattere un tale abominio."

E infatti gli inglesi hanno rivalutato parecchio Wodehouse, dopo la sua dichiarazione...

Inoltre, in alcuni suoi libri si notano certi pregiudizi nei confronti degli italiani e degli australiani.
Dibbler
00martedì 13 marzo 2007 20:24
Avendo concluso "Perfetto,Jeeves", esprimo qualche perplessità.
Non ho trovato il romanzo splendido, terribilmente divertente o ironico. Non posso dire che non mi sia piaciuto, ma nemmeno che mi abbia fatto impazzire. In altri casi, non avrei letto altro, ma conoscendone la fama (e poi Douglas Adams lo adora), leggerò quantomeno un altro paio di romanzi, questa volta non scelti a caso.
Il prossimo infatti sarà "Zio Fred in primavera", come da consiglio della mia diletta Sofia (appena finiti gli arretrati, che son tanti!).

Gli riconosco uno stile non indifferente, ma la trama era piuttosto semplice, lanciava abbastanza anticipazioni da lasciar capire tutto il finale e soprattutto, a mio avviso, mancavano irrinunciabili gag!
Lo trovo, tra l'altro, decisamente più "britannico" di Pratchett, ad esempio. Ho sempre creduto di adorare lo humor britannico, ma qui la mia adorazione ha vacillato. Attendo di aggiornarmi con qualche altro volume!

P.s. Mi è arrivato Yeats è morto! (Inciso totalmente OT)
Sofia Limerick
00mercoledì 14 marzo 2007 20:13
Re:

Scritto da: Dibbler 13/03/2007 20.24
Avendo concluso "Perfetto,Jeeves", esprimo qualche perplessità.
Non ho trovato il romanzo splendido, terribilmente divertente o ironico. Non posso dire che non mi sia piaciuto, ma nemmeno che mi abbia fatto impazzire. In altri casi, non avrei letto altro, ma conoscendone la fama (e poi Douglas Adams lo adora), leggerò quantomeno un altro paio di romanzi, questa volta non scelti a caso.
Il prossimo infatti sarà "Zio Fred in primavera", come da consiglio della mia diletta Sofia (appena finiti gli arretrati, che son tanti!).

Gli riconosco uno stile non indifferente, ma la trama era piuttosto semplice, lanciava abbastanza anticipazioni da lasciar capire tutto il finale e soprattutto, a mio avviso, mancavano irrinunciabili gag!
Lo trovo, tra l'altro, decisamente più "britannico" di Pratchett, ad esempio. Ho sempre creduto di adorare lo humor britannico, ma qui la mia adorazione ha vacillato. Attendo di aggiornarmi con qualche altro volume!

P.s. Mi è arrivato Yeats è morto! (Inciso totalmente OT)



Sono lusingata.... [SM=g27995]
Caro Dibbler, spero che "Zio Fred" riesca a interessarti di più...(e nella prefazione del libro viene detto quanto ho riferito io stessa a proposito del patriottismo dell'autore...) Eh già, Wodehouse è davvero discontinuo, per quanto riguarda la qualità dei suoi lavori...

P.S.: Buona lettura con Yeats !!!! (inciso totalmente OT, ma quasi quasi si potrebbe anche aprire un topic apposito, no?)
Dibbler
00mercoledì 14 marzo 2007 20:18
Non credo sia il caso di aprire un topic su un solo libro, soprattutto dal momento che resterebbe fermo un po' di tempo almeno finchè non inizio e finisco la lettura. Meglio essere OT, sempre OT, fortissimamente OT. [SM=g27986]

Già che ci sei, oltre Zio Fred un altro consiglio (difficilmente compro un solo libro alla volta...)? Poi, chiedo consiglio a te come lettrice di molti suoi romanzi, ci son problemi ad essere casuali nella scelta delle sue opere, o a volte è necessario rispettare una qualche cronologia? Altrimenti, mi sarebbe più comodo comprare man mano quelli che più mi ispirano in libreria e poi, in caso, cercare anche quelli meno facili da trovare (e in questo sono una belva... [SM=g27989] ).
Sofia Limerick
00mercoledì 14 marzo 2007 20:34
Dunque, per quanto riguarda il reperimento dei libri, di sicuro non dovrai lanciarti in una ricerca terrificante come invece ti toccherebbe fare se tu volessi impossessarti, ad esempio, del Santo Graal, della Lancia di Longino, o di una copia dell'edizione italiana di "Morty"...
A parte le riedizioni della Polillo, cerca nel catalogo della Guanda, della Tea, della Mursia. IBS dovrebbe darti una mano, ma neanche una normale libreria dovrebbe avere propblemi a trovare parecchia roba... [SM=g27988]

I libri puoi anche leggerli a caso, secondo l'ordine che vuoi, al massimo scoprirai in anticipo che la coppia di sposini del libro X era in periodo di fidanzamento nel libro Y, ma sai che cambiamento... Praticamente in ogni libro di Wodehouse c'è una coppia di innamorati che finiscono nei guai, si trovano, litigano, si lasciano, litigano ancora, fanno la pace (di solito grazie allo zio Fred, a Jeeves o a Psmith) e si sposano in un tripudio di cuoricini e colombe in volo.
Dibbler
00giovedì 15 marzo 2007 08:41
Copia di Morty che ho fedelmente nella mia libreria, proprio accanto al santo Graal [SM=g27989]

Perfetto, son contento di poter prendere i libri a caso, così per una volta invece di ordinare da ibs potrò esaurire prima tutto ciò che c'è nella mia libreria di fiducia, e poi magari iniziare anche a fare il giro delle librerie viciniori. (Non c'è niente da fare, per quanto io adori IBS per il servizio, la reperibilità, la velocità e tutto quanto, adoro troppo andare in giro per le librerie a cercare volumi che non ho, come facevo con il Pratchett prima di esaurire le sue pubblicazioni).
Un ultima cosetta, un altro titolo da consigliare, così che se li trovo ne prendo almeno un paio subito?
Sofia Limerick
00giovedì 15 marzo 2007 19:36
Sicuramente "Cocktail time". E se vuoi anche "ondata di crimini a Blandings".... [SM=g27988]
Saltagnallo
00lunedì 2 aprile 2007 17:38
Ho letto 'una damigella in pericolo'
mi è piaciuto...
un appunto sul titolo, il titolo inglese mi sembrava più azzeccato, 'a damsel in distress' pericolo mi sembra troppo forte, la protagonista non aveva un coltello alla gola. mi rendo conto che le traduzioni non sono semplici, forse avrei preferito in difficoltà... ma sarà anche questione di gusti
Angelo Acrobata
00martedì 3 aprile 2007 00:22
[piccolo OT, scusate, non resisto... questione di gusti e di fare o meno un lavoro decente! growl...(non ce l'ho con te, Saltagnallo, ce l'ho con i traduttori)]
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