Re:
Scritto da: |Lewton| 14/02/2007 19.23
in effetti è come dice il gatto.. non ho + tempo per leggere altro dalla filosofia e, se l'ho, mi butto su TP ..
A mio parere, nella sua visione del mondo e delle persone, TP
è filosofico.
Ho letto un solo libro sul maghetto con gli occhiali, praticamente costretta da una tizia che conoscevo e che ne era una fan all'ultimo stadio di fanatismo. Me ne ha data una versione in originale, per cui non è colpa di un eventuale traduttore maldestro: proprio non m'è piaciuto. Il protagonista è una figura fin troppo patetica, oserei dire perfetta per le soap opera... orfano, maltrattato dagli zii crudeli, salva il mondo senza nemmeno sapere bene come ma con grande coraggio (see, vabe'...). Trovo che le trame siano piuttosto banali, ricche, anzi, inzeppate di effetti speciali da film di serie B. La scrittrice comunque è un "genio", ma certo letterario: ha trovato la ricetta per rendere il genere fantasy commerciale (bleah!), come certa musica o certi programmi (spazzatura) alla tv.
Nelle prefazione al "Popolo del tappeto", TP spiega che ha scritto e pubblicato quel libro per la prima volta quando aveva 17 anni (SIC!) e poi, quando la serie del mondo del disco è diventata un bestseller, gli è stato chiesto di ri-pubblicarlo e lui ha apportato delle modifiche perchè a 17 anni pensava che il genere fantasy dovesse essere maghi, re e cavalieri e invece da adulto si era conto che era meglio spiegare come evitare i re, i cavalieri in guerra ecc... Oserei dire che la differenza è notevole...
[Modificato da Angelo Acrobata 26/02/2007 1.35]