00 29/05/2007 17:53
senza farlo apposta ieri mi sono appropriata di due libri (dovevo andare in treno, per più di 3 ore e volevo essere preparata sia all'andata che al ritorno) entrambi di autori indiani, entrambi che scrivevano sulla situazione dell'India dall'Indipendenza (1947), all'Emergenza (1973-77, indetta da Indira Gandhi), a oggi (in realtà anni Novanta).... e sono rimasta abbastanza sconvolta non dalle descrizioni delle caste e della società rigida nonostante tutte le belle parole (in un certo senso il nostro cervello ha già ricevuto in passato tali notizie... e per quanto ingiusto possa essere il sistema delle caste, uno è già preparato al pensiero), quanto piuttosto alle disposizioni che la signora Gandhi aveva predisposto per i suoi connazionali. non avevo mai sentito parlare delle vasectomie, delle sterilizzazioni su uomini, donne e anche bambini come programma di "predisposizione famigliare", quando in quello stesso periodo cominciavano a entrare sul mercato i metodi contraccettivi. lo ammetto: sapere che la signora gandhi è stata poi uccisa non mi è dispiaciuto molto...in un certo senso poteva essere accusata di crimine contro l'umanità...
i due autori, Salman Rushdie ("i figli della mezzanotte") e Rohinton Mistry ("un perfetto equilibrio") mi hanno aperto ad un mondo che ammetto proprio di non conoscere, e che, in alcuni casi, avrei preferito non sapere a quali bassezze possiamo arrivare.